Gli investimenti nella sanità digitale in Italia hanno raggiunto i 2,2 miliardi di euro, registrando un incremento del 22% rispetto all’anno precedente. Questo aumento è parzialmente attribuibile all’impatto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), sebbene una parte significativa delle risorse previste debba ancora essere utilizzata. Questi dati emergono dal rapporto dell’Osservatorio Sanità Digitale della School of Management del Politecnico di Milano, presentato durante il convegno “Sanità digitale: trasformare il presente per un futuro sostenibile”.
L’uso di tecnologie come intelligenza artificiale, telemedicina e cartelle cliniche elettroniche sta aumentando, insieme alla fiducia dei cittadini in questi strumenti. La ricerca condotta in collaborazione con varie associazioni sanitarie evidenzia come la cybersecurity rimanga la priorità principale per le aziende sanitarie, seguita dall’integrazione dei sistemi con le piattaforme regionali e nazionali.
Utilizzo della Telemedicina e del Fascicolo Sanitario Elettronico
L’utilizzo della telemedicina rimane stabile: il 35% dei medici specialisti e il 43% dei medici di medicina generale ne fanno uso. Anche il telemonitoraggio è utilizzato rispettivamente dal 33% e dal 35% di questi professionisti. Inoltre, il 35% dei medici specialisti e il 48% dei medici di medicina generale hanno accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), ritenuto utile per ridurre il tempo necessario alla ricerca delle informazioni e semplificare la lettura dei documenti, oltre a fornire dati critici per la gestione delle emergenze e decisioni cliniche personalizzate.
Sfide e Barriere all’Innovazione
Nonostante l’aumento degli investimenti, il 63% delle strutture sanitarie individua ancora la disponibilità di risorse economiche come la barriera più significativa all’innovazione digitale. Altre sfide includono la limitata cultura digitale (43%), la mancanza di competenze per l’uso degli strumenti (40%) e l’integrazione con i sistemi informatici esistenti (41%).
Priorità della Cybersecurity e Cartelle Cliniche Elettroniche
La cybersecurity rimane l’ambito con la priorità più alta, a causa dell’aumento degli attacchi informatici. La cartella clinica elettronica è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di digitalizzazione e integrazione degli ospedali. Tuttavia, ancora il 35% degli ospedali non adotta una soluzione di cartella clinica elettronica diffusa in tutti i reparti. Più della metà delle aziende sanitarie prevede di adottare soluzioni regionali o sovra-aziendali nel corso del 2024.
Gli esperti sottolineano l’importanza di sviluppare competenze digitali tra i cittadini per l’uso efficace degli strumenti di sanità digitale. Le aree chiave includono competenze tecniche, soft skills digitali, capacità di comprendere informazioni sanitarie e competenze per gestire autonomamente le tecnologie digitali per la salute. Sia i professionisti sanitari che i cittadini identificano lacune significative in queste aree.
Prospettive Future
Gli italiani mostrano una crescente volontà di utilizzare il digitale per accedere ai servizi sanitari, con il 72% che preferisce il canale online, seguito dalle farmacie e altri luoghi vicini al domicilio. L’obiettivo è rendere i servizi sanitari sempre più accessibili, sostenibili economicamente e socialmente. Questo spinta verso una sanità connessa potrebbe portare a un’adozione più decisa e coerente di modelli innovativi, migliorando la qualità dell’assistenza e riducendo i costi complessivi.